Intervista a Simone Simons (Epica)

Noi di Universo Rock & Metal abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Simone Simons, la cantante degli Epica, riguardo al nuovo album Omega in arrivo il 26 febbraio.

Ciao Simone, grazie di essere qui. Iniziamo parlando dei tre singoli che abbiamo ascoltato finora, come li descriveresti usando solo una parola o un aggettivo per ognuno? Come hai vissuto l’esperienza di registrare a distanza?
– Ciao Universo Rock & Metal! Rivers intima, Freedom potente e Abyss of Time energica. La registrazione è andata bene fino a quando abbiamo cominciato la parte vocale mia e di Mark, in quel momento c’è stato il primo lockdown. Dovevamo trovare una soluzione, perché Mark vive in Sicilia e io vivo in Germania, mentre lo studio di registrazione è in Olanda. Alla fine Mark è rimasto in Sicilia e ha registrato nello studio di casa sua, mentre io ho cercato uno studio vicino a dove vivo ed è lì che ho registrato la mia parte. Il nostro producer Joost era collegato su Zoom, è stato un po’ diverso dal passato ma siamo riusciti a farlo funzionare. Fortunatamente avevamo già registrato il coro dei bambini e l’orchestra a Praga prima del lockdown, altrimenti avremmo avuto dei problemi e dei ritardi nella pubblicazione.

Qual è la tua canzone preferita di “Omega” e della discografia degli Epica?
– Del nuovo album mi piacciono molto Kingdom of Heaven, part 3 e Code of Life, che piace molto anche a mio figlio, infatti la ascoltiamo spesso a casa o mentre siamo in macchina. E’ difficile scegliere la mia canzone preferita degli Epica, cambia sempre, ma al momento direi appunto Code of Life e Unchain Utopia, che amo ancora adesso perché non mi stanco mai di ascoltarla e mi fa venire sempre i brividi!

Quali sono le tue ispirazioni per le rappresentazione visive delle canzoni, che possono essere i video musicali o le performance dal vivo?
– Non saprei, per i testi e i titoli delle canzoni a volte prendo ispirazione dai miei film preferiti, ma non riesco ad individuare una precisa fonte di ispirazione a livello visivo. Forse la natura e appunto i film.

Di solito gli Epica iniziano a comporre partendo dal testo o dalla melodia?
– Di solito dalla melodia, mentre io e Mark abbiamo le idee per i testi. Per quanto riguarda me, a volte riesco ad immergermi totalmente in una canzone quando ho solo il titolo in testa, ma spesso ho bisogno di sentire la melodia per continuare a scrivere il testo.

Dal mio punto di vista sei una delle cantanti metal più talentuose, c’è qualche esercizio vocale che fai per mantenere la tua voce così cristallina? Come hai imparato a cantare così bene?
– Ho preso lezioni di canto per molto tempo, ho cominciato quando avevo 14 anni con lezioni di canto pop e jazz, poi sono passata al canto lirico e ho cantato in un coro. Ho lavorato con vari insegnanti, ho fatto dei workshop e ho cantato in alcuni musical. Non sono una cantante disciplinata quando si tratta di riscaldare la voce, alcuni dei miei colleghi dedicano mezz’ora al riscaldamento, mentre io faccio molto più in fretta. Mi piace utilizzare la tecnica del lax vox, ovvero soffiare e cantare allo stesso tempo in una una cannuccia immersa in una bottiglia d’acqua. E’ un metodo molto rilassante per riscaldare la voce, mi piace farlo. Inoltre bevo the, cerco di dormire molto, ho una dieta molto salutare, bevo poco alcol e non fumo. Cerco di riposare la mia voce il più possibile.

Hai cominciato a cantare molto presto, che cosa ti ha ispirato ad intraprendere questa carriera?
– Quando ero molto giovane guardavo i cartoni della Disney (quelli in cui le principesse cantano) e mi piacevano le Spice Girls e i Backstreet Boys, li amavo quando ero piccola. Ho sempre voluto una band con mia sorella, ma sarebbe stato un duo. Ho scritto una canzone quando avevo 9 o 10 anni e ho cantato in un musical a scuola quando avevo 12 anni. E’ stato il mio primo vero concerto e dopo quell’unica canzone dal vivo la mia insegnante di musica mi ha detto che avevo una bella voce e che avrei dovuto prendere lezioni. Mi ha dato il coraggio e la confidenza per fare qualcosa, perché all’epoca ero molto timida ed insicura (come la maggior parte delle persone a quell’età). La devo ringraziare molto perché mi ha dato la spinta di cui avevo bisogno. Poi lentamente mi sono avvicinata al rock, quando ero un po’ più grande, perché il mio primo ragazzo era un metallaro. Da lì ho conosciuto Mark… e il resto è storia!

Qual è stata la prima band metal che hai ascoltato?
– Probabilmente i Mystic Circle o i Cradle of Filth, i gruppi che ascoltava il mio ragazzo dell’epoca. Mi ha fatto anche ascoltare un album dei Nightwish e ha pensato che potesse piacermi perché la cantante è una donna, in quel momento c’era Tarja che adesso è una mia amica.

Che cosa consiglieresti alle ragazze e alle donne che stanno cercando di trasformare la loro passione per la musica in un lavoro?
– Di non arrendersi! E’ un lavoro difficile ed è una combinazione di vari fattori, tra cui il fatto che a volte ci possono essere delle ingiustizie. Ci vuole fortuna. L’importante è ascoltare sempre la propria voce e il proprio intuito e continuare a credere in se stessi, lavorando per rendere la propria arte il più perfetta possibile. Consiglierei di usare Internet, perché adesso è uno strumento molto più importante di quanto non lo fosse tempo fa, è così che mi sono messa in contatto con Mark agli inizi. Gli avevo detto che sapevo cantare, anche se non era vero come adesso, ma a volte bisogna avere la lingua lunga ed essere un po’ chiacchieroni!

Che cosa ci riserva il futuro degli Epica? Un tuo album da solista oppure una collaborazione con un’altra band capitanata da una frontwoman?
– Non lo so, ho molti piani al momento, anche se non sono ancora concreti, perché è tutto più difficile con il virus. Mi piacerebbe fare un album da solista, ma adesso sono molto concentrata sull’album degli Epica. Se dovessi scegliere una band con cui collaborare direi i Rammstein, perché usano alcuni cori femminili.

Cosa ti piace dell’Italia?
– Due anni fa sono stata in vacanza al lago di Garda, era la mia prima vacanza in Italia. Di solito vengo a Milano o a Bologna con gli Epica, ma non faccio in tempo a visitar la città. Amo la cultura, il cibo e le persone che sono molto belle! Mi piacciono i capelli scuri e la pelle chiara, che sono i tratti tipici di molti italiani. Anche la lingua è molto bella, mi piace l’opera e il fatto che anche i giovani ci vanno, a differenza di quello che accade in Germania. Ho provato ad imparare un po’ di italiano con Duolingo [piattaforma online per apprendere le lingue] ma so dire solo “io mangio la mela”. Riesco a capirlo un po’, ma non riesco a parlarlo.

Chi ha influenzato il tuo gusto nel vestire?
– Direi me stessa, è appunto il mio stile. All’inizio dell’Epica compravo semplicemente i vestiti, lo faccio ancora adesso ma li disegno anche. Per quanto riguarda la moda, mi piacciono Iris van Herpen, una stilista olandese, Jean-Paul Gaultier, in particolare apprezzo lo stile molto classico e femminile. Mi sono dimenticata di citare anche Alexander McQueen e i costumi dei film di Guillermo del Toro, in particolare quelli dei personaggi di Crimson Peak. Per gli show degli Epica lavoro con alcuni stilisti, prendo ispirazione da ovunque, ma soprattutto voglio sentirmi comoda e voglio che l’outfit sia femminile, sexy, ma che non mostri troppo. Ad esempio, gli outfit che ho usato per il video di Abyss of Time erano molto belli ma non erano comodi per me! E’ stata una bella esperienza, ma per i live penso che non riuscirei ad indossarli perché non riuscivo a respirare bene.

Quali sono i tuoi 3 album preferiti?
– Sceglierei la soundtrack di Nighmare Before Christmas, che è uno dei miei film preferiti. Ho fatto anche la cover ad Halloween, il lavoro è stato più impegnativo di quanto mi aspettassi, ma è stato molto divertente! Tutto l’album è uno dei miei preferiti. Poi direi Mutter dei Rammstein, amo quell’album e infine Watershed degli Opeth, ma è difficile scegliere!

C’è una canzone che ami così tanto che avresti voluto scriverla tu stessa?
– Mi piace molto The Greatest Escape dell’ultimo album dei Delain.

Ti ricordi qual è la prima canzone che hai scritto e la prima che hai eseguito dal vivo?
– Il primo testo che ho scritto si chiama Don’t Be Afraid, avevo circa 9 o 10 anni. La prima canzone che ho eseguito dal vivo è stata All At Once di Whitney Houston ad un musical a scuola quando avevo 12 anni.

Sappiamo che i capelli rossi sono il tuo marchio di fabbrica, hai intenzione di cambiare colore un giorno?
– Magari verde o giallo! I miei capelli stanno diventando grigi… quindi magari opterò per il grigio! La pandemia mi ha fatto diventare i capelli grigi.

Che cosa ti ha aiutato durante il lockdown?
– Sicuramente la musica, cantare è una grande consolazione e mi migliora l’umore. Faccio anche yoga, ma non sono sempre motivata. Ci sono giorni in cui sono demoralizzata, ma poi penso che sono in salute, ho una famiglia e ci sono molte cose per cui essere grati. Cerco di ricordarlo a me stessa, mi piace fare affermazioni positive durante il giorno per “riprogrammare” il mio cervello. Sono molto malinconica e ottimista allo stesso tempo. Forse è questa la mia forza, nonostante siano due atteggiamenti opposti, ma io sono questa! Sono il lupo bianco e il lupo nero.

Secondo te come saranno i concerti dopo la pandemia?
– Ho visto concerti con la gente seduta in macchina o all’interno di bolle di plastica. Penso che l’igiene sarà migliore ed è un aspetto che ritengo molto importante. Lavarsi le mani, non stringere le mani, mantenere un pochino di distanza… anche prima della pandemia, essendo una cantante, dovevo stare attenta a non ammalarmi. Credo che saremo più coscienti pensando a quello che stiamo facendo ora, ovvero lavarci spesso le mani, non toccare troppo il viso, non avvicinarci troppo alla gente e avere una dieta salutare. Spero che le persone ci penseranno di più, non per essere irrispettosi, ma magari non stringere le mani potrebbe essere una cosa buona, per evitare di trasmettere batteri e far ammalare gli altri. Spero che cominceremo con i festival quest’estate all’aria aperta, ma è possibile che i promoter chiederanno alla gente di fare il test all’ingresso. L’attesa per entrare potrebbe essere più lunga. Probabilmente all’inizio non ci saranno molte persone, saranno dei concerti più piccoli… non so! Non vedo l’ora di tornare in tour, perché mi manca e perché voglio suonare le canzoni di Omega!

Che cosa ti piace fare nel tempo libero?
– Mi piace cucinare le torte al cioccolato e guardare i film, sono un’ossessionata di Netflix. Uno dei miei film preferiti è Alien, tutti e quattro, Seven, i fim di Guillermo del Toro e Tim Burton. Mi piace la serie tv American Horror Story, l’ho vista tantissime volte! Le mie stagioni preferite sono Freakshow, Asylum e Hotel, quella con Lady Gaga.

Parlando di Lady Gaga, ascolti la musica pop?
– Non così tanto! L’ascoltavo di più nel passato, ma adesso mio figlio si sta appassionando e ascolta delle playlist di musica pop per bambini. Sono cover di canzoni pop famose, come Blinding Lights di The Weeknd, oramai la canto anche sotto la doccia! E’ una canzone molto allegra, l’inizio somiglia a Take On Me degli a-ha. Mi piace il pop degli anni 80, ascolto playlist con le canzoni storiche di Madonna. Non ho ancora sentito l’ultimo album di Lady Gaga, anche se uso le sue canzoni per i miei video di Instagram. Non mi piace Shallow perché mi ha stufato.

Grazie per il tuo tempo Simone, speriamo di vederci presto dal vivo!
– Lo spero anche io, ciao Universo Rock & Metal!

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